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EuroTrak 2022: competitività lavorativa grazie alle protesi acustiche

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Interessanti spunti dalla ricerca EuroTrak Ita 2022, presentata a Rimini in occasione del XX Congresso della Federazione Italiana degli Audioprotesisti.

Dalla ricerca - che analizza annualmente l’impatto delle protesi acustiche sulla popolazione europea ed italiana - emerge che a fronte di un 12,5% della popolazione che soffre di perdita di udito in Italia, solo il 4,4% utilizza un apparecchio acustico, vale a dire circa una persona su tre.

Nel nostro Paese, la percentuale di adozione di dispositivi acustici è aumentata del 5% in quattro anni e ha raggiunto il 35% nel corso dello scorso anno. Dato positivo ma non del tutto convincente se si osserva il trend di altri Paesi europei come Danimarca (55%) e UK (53%).

Un aspetto interessante per l’Audioprotesista consapevole - che desidera fornire ai suoi pazienti una soluzione che tenga in considerazione i vari risvolti socio-psicologici dell’ipoacusia - riguarda il potenziale risparmio sociale ottenuto con la protesizzazione: dalla migliore competitività sul lavoro, alla diminuzione dei disturbi depressivi, ad un sonno maggiormente ristoratore e una ridotta comorbidità in generale.

Si pensi, infatti, che il 97% dei portatori di apparecchi acustici che svolgono un’attività lavorativa ritiene molto utili le protesi proprio nell’ambiente di lavoro. Più nel dettaglio è la competitività sul posto di lavoro a migliorare; il 44% dei soggetti intervistati portatori di apparecchi acustici ritiene che l’utilizzo delle protesi uditive possa far ottenere più semplicemente una promozione sul posto di lavoro a fronte del 30% dei soggetti non protesizzati.

L’indagine ha poi analizzato l’insorgenza di disturbi di natura depressiva nei soggetti con ipoacusie gravi, rilevando che ben l’88% dei non portatori di apparecchi acustici in questa categoria incorre nel rischio di seri disturbi depressivi.

Non è solo la sfera psicologica a risentire delle perdite di udito, bensì anche le condizioni di salute generali tanto che il 55% dei soggetti intervistati con ipoacusia grave e non protesizzati riporta di sentirsi fisicamente esausto a fine giornata e spesso anche mentalmente affaticato nel 59% dei casi.

Per concludere, EuroTrak 2022 evidenzia ripercussioni delle ipoacusie, specie gravi, sulla qualità del sonno che risulta non soddisfacente nel 55%.

Informazioni utili per i professionisti che approcciano il paziente in modo globale e completo.

EuroTrak Ita 2022 è la ricerca di Anovum che valuta l’impatto delle protesi acustiche sulla popolazione italiana, ideata dall’associazione europea di produttori di apparecchi acustici EHIMA, di cui fa parte anche l’ente italiano ANIFA, Associazione nazionale dei fabbricanti di audioprotesi di Confindustria Dispositivi Medici.

Per approfondimenti, scarica lo studio completo cliccando qui

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Cristina Corrado
Laureata in Lingue alla SSLMIT di Trieste e responsabile export in CRAI, da oltre 10 anni si occupa di event planning, customer care e formazione, con un occhio sempre attento allo scenario internazionale.
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